(…) Un incanto che parte da uno stimolo esteriore, ma che può stimolare poi un viaggio interiore. Un labirinto esterno come porta verso un labirinto interno. Gli artisti invitati a esporre al nhow hanno utilizzato più materiali e media per esprimere il loro concetto del labirinto. Ogni singola voce e espressione è una sorpresa nelle soluzioni creative trovate e inventate.
Come la creatività di Mario Corallo, artista trasformista il cui estro si diffonde sulla carta e nella ceramica, utilizzando anche i colori provenienti dalla sua attività di tatuatore. Nelle sue opere intime, ma forti, dalle dimensioni ridotte, ma graffianti per contenuti e stile, si incontrano gioia e dolore, emozioni spesso così compresse da renderne difficile l’espressione se non in forma astratta e digitale. Nell’allestimento underground tra i vasi realizzati e dipinti a mano circolano così delle biglie, come sentimenti rotondi che si muovono, partono, si incontrano e scontrano tra loro, creando sorgenti di meraviglia